Piccolo centro sulle sponde del canale Villoresi e ai margini del Parco Rio Vallone, nel verde della campagna anche se compreso in una fascia di industrializzazione fra il Milanese e la Bergamasca, il Comune di Masate ha saputo mantenere l’aspetto gradevole di un paese a misura d’uomo. Il suo nome coincide con quello della famiglia de Maxate, che nel XIII secolo abitava a Milano e che doveva avere possedimenti in questa zona. L’abitato, di tradizione agricola e poi tessile, si era formato attorno all’anno Mille. L’odierna parrocchiale di San Giovanni Evangelista è un edificio neoclassico della prima metà dell’Ottocento. Nella Cascina San Nabore, in periferia, le origini dell’oratorio dei Santi Nabore e Felice risalgono ad un’epoca che precede il XIII secolo. Tra i vari nomi delle famiglie d’antico regime che qui ebbero feudo compaiono quelli dei Trivulzio, degli Stampa di Soncino, dei de Leyva, dei Visconti di San Giorgio.
La sede istituzionale dell'Amministrazione Comunale di Masate è l'edificio che sorge in via Milano n. 69, edificato nel 1988 . Al piano interrato è ubicata la Sala Consiliare, al primo piano vi sono invece l’Ufficio Tecnico e la Biblioteca di Masate, al secondo piano il comando di Polizia Locale e al terzo piano invece si trovano l’Ufficio del Sindaco e la Sala riunioni della Giunta Comunale.