Casi di certificati in marca da bollo:
- banca, finanziaria (mutuo, finanziamento, apertura conto, dichiarazione eredi, ecc...)
- ricongiungimento familiare
- permesso di soggiorno
- carta di soggiorno
- posta (dichiarazione eredi, banco posta)
- notaio (rogito, successione)
- parroco (es. per matrimonio)
- cittadinanza (per la Prefettura)
- assicurazioni, se non accettano l'autocertificazione
- avvocato (escluso divorzio, separazione, adozione e notifiche)
- estero (consolato o ambasciata, compreso per rilascio passaporto; eccetto esistenza in vita per pensioni estere)
- datore di lavoro (per assunzione o assegni familiari, se non accetta l'autocertificazione)
- commercialista, se non accetta l'autocertificazione
- enti previdenziali privati, se non accettano l'autocertificazione
- master universitari
- scuole private
- autentica di firma su atto notorio (indirizzato a privati, es. dichiarazione degli eredi)
- ordini professionali
- autentica della firma su invito per ambasciata italiana all'estero
- passaggio di proprietà veicoli
- agenzie di pratiche auto
- uso personale (es. da tenere in casa)
- autentica / conformità copie
- autentica firme (es. atti notori)
- certificato di idoneità alloggiativa
- richieste occupazione suolo pubblico temporanee e definitive - COSAP
- richiesta assegnazione numero civico
- moduli INPS per ratei di pensione non riscossi
- attestato regolarità soggiorno.
In tutti i casi elencati sopra anche nel caso di autentiche è richiesta l'applicazione della marca da bollo.
L'autentica di foto è esente da bollo.
Non si applica la marca da bollo sui certificati anagrafici richiesti per:
- associazioni sportive
- separazione e divorzio
- notifica (risoluzione Agenzia delle Entrate n. 24/E del 18 aprile 2016)
- adozione
- ricorsi in materia di lavoro
- enti e associazioni assistenziali (Caritas)
- Tribunale (es. cause penali, casi della Tabella B)
- amministratori di sostegno
- candidati alle elezioni
Si utilizza esclusivamente l'autocertificazione per:
- test di italiano per ottenere la carta di soggiorno
- Enel
- altri gestori di pubblici servizi (acqua, luce , gas, rifiuti, ...)
- ALER, case popolari
- Motorizzazione (patente, conversione)
- Camera di Commercio
- IMU
- per assegni familiari o assunzione, se il datore di lavoro accetta l'autocertificazione
- CAAF per calcolo ISEE, ecc...
- assistenti sociali
- porto d'armi
- scuole pubbliche
- Agenzia delle Entrate
- tutti i certificati richiesti da enti pubblici (es. Guardia di Finanza)
- INPS
- per altri enti pensionistici
- abbonamenti treno-bus (Seta, Ferrovie)
- multe e verbali
- Equitalia
- carcere (per certificare la qualità di familiare)
A partire dal 01/01/2012 non è più possibile emettere certificazioni di anagrafe e stato civile dirette a Pubbliche Amministrazioni e gestori di pubblici servizi (legge n. 183/2011, art. 15).
Bollo virtuale
Presso l’Ufficio Servizi Demografici è possibile l'emissione del bollo virtuale sui certificati anagrafici.
Il bollo virtuale viene pagato in contanti presso gli sportelli, con il vantaggio per i cittadini di non dover acquistare la marca da bollo in tabaccheria.
Sul certificato viene stampata la dicitura: “assolvimento virtuale dell’imposta di bollo”, oltre agli estremi dell’autorizzazione dell’Agenzia delle Entrate.